Trans-medialità, a che punto siamo?

Negli ultimi anni, vista la sempre maggiore preponderanza della pubblicità nelle nostre realtà, trovare metodi innovativi di comunicazione è stata una sfida per l’intero settore.
Riuscire a creare qualcosa di originale, in grado di colpire e realizzare un’esperienza unica sia per gli utenti del B2B che per quelli del B2C ha portato il nostro lavoro a evolversi, creando nuovi obiettivi e portandoci a impostare obiettivi più mirati.
Soprattutto l’esigenza di rendere i prodotti e i servizi che promuoviamo parte importante della realtà degli acquirenti, coinvolgerli all’interno di una community e fidelizzarli, trattenendoli all’interno di un’esperienza continua e senza fine, ha portato il mondo della comunicazione ad agire sempre di più in maniera trans-mediale.

L’obiettivo è diventato quindi quello di distinguersi, circondando l’utente con un’avventura che vada oltre la semplice promozione, ma si tramuti in un gioco continuo, un’attività ricca di interazione e scambio, all’interno della quale ci si possa sentire a proprio agio.
Per avvolgere l’utente e permeare la sua cultura con i valori e i prodotti del Brand, si è reso quindi necessario pensare a delle strategie omnicanale, in grado di prolungare l’esperienza e accompagnare l’utente lungo tutto il percorso.

Le contaminazioni fra i vari media ne hanno reso più labili i confini, ed infatti molto più spesso una specifica tecnica può essere utilizzata su più canali.
La produzione cross-mediale ha fatto sì che il formato video diventasse il Re dei contenuti: dalla televisione all’outdoor, passando per i canali social e digital, il video è il formato dominante e raccoglie quasi 5 miliardi di euro in un anno.

Il motivo? Sicuramente la sua grande versatilità, sia di formati che di contenuti, così come la semplicità e l’immediatezza del messaggio, ma anche la sua facile memorabilità cognitiva, che rende l’associazione del messaggio a più immagini ancora più efficace.

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Quindi, se ancora non hai adoperato la
trans-medialità nella tua pianificazione editoriale, ecco un paio di tips utili: