RADIO:
COLONNA SONORA DELL NOSTRE VITE
IL POTERE DELLA SUGGESTIONE
COINVOLGE, CONVIENE, CONVINCE
Oltre 34,5 milioni di ascoltatori ogni giorno, in aumento sulle rilevazioni precedenti; più di tre ore di fruizione, da parte di un pubblico la cui scolarizzazione media è superiore rispetto agli altri mezzi; prediletta dai giovani, ma con una crescita costante di utenti nella fascia di età che vanta la maggiore capacità di spesa, quella tra i 35 e i 64 anni.
Già dal biglietto da visita, la radio dimostra di essere un mezzo imprescindibile per raggiungere efficacemente i consumatori e, per posizionare un brand nella loro top of mind e tra le loro preferenze di acquisto.
Da quando nel 1938 Orson Welles scatenò il panico in mezza America mettendo in onda “La guerra dei mondi”, in cui raccontava sotto forma di cronaca l’attacco alieno alla Terra, fu chiaro che la radio avesse delle potenzialità narrative ed emozionali di grande impatto.
Il fatto è che voci, suoni e musiche, così come pause e silenzi, hanno un potere suggestivo molto forte, per una
molteplicità di ragioni. La prima è di carattere neurologico: il cervello umano reagisce in maniera precisa alle sollecitazioni uditive, e un mezzo che si avvale esclusivamente di questa
modalità comunicativa elimina le distrazioni e sposta tutta l’attenzione del pubblico sui contenuti, emotivi o semantici che siano.
Non solo, lascia spazio all’interpretazione
personale e induce l’ascoltatore a compiere un salto creativo che lo ingaggia ulteriormente, rendendolo in parte protagonista della costruzione del messaggio.
Accanto alla ricezione consapevole dell’informazione trasmessa, c’è poi una forma involontaria di percezione uditiva che accoglie inconsciamente i suoni di sottofondo.
In virtù di ciò, la radio comunica anche quando è fruita in maniera passiva, perché il cervello sedimenta informazioni legate a suoni o claim che contribuiscono a rendere riconoscibile e un annuncio.