E-COMMERCE:
L'ANNO DEL CONSOLIDAMENTO

IL MOMENTO È ADESSO

UNA QUOTIDIANITÀ CONNESSA E MULTISCREEN

Già prima dell’emergenza sanitaria, il commercio digitale era uno dei comparti economici in maggiore espansione. Durante il periodo pandemico, a fronte di lockdown e riaperture contingentate, oltre il 50% degli individui ha accresciuto la percentuale dei propri acquisti online, superando ogni diffidenza. È quanto afferma la Conferenza delle Nazioni Unite per il Commercio e lo Sviluppo, in seguito a un’indagine effettuata su un campione di Paesi sia economicamente avanzati che in via di sviluppo, Italia compresa. Secondo tale report, gli acquisti online sono aumentati almeno del 10% in quasi tutti i settori merceologici, con particolare riferimento ad elettronica, fai-da-te, cosmesi, prodotti per la casa, articoli sportivi, farmaceutica. In sostanza, nel 2020, il 50% delle imprese che si sono affidate all’e-commerce ha aumentato il proprio fatturato di vendite online in misura superiore al 100% e almeno metà delle società di servizi legate alla filiera digitale ha avuto incrementi tra il 21% e il 75%. Il trend positivo si riconferma anche nel 2021. Il distanziamento, le mascherine, i disinfettanti, tutti questi indispensabili presidi hanno reso l’acquisto sul punto vendita un’esperienza spesso poco appagante. Per contro, lo shopping online ha dimostrato tutta la propria praticità e convenienza. Nel corso del primo trimestre, l’e-commerce globale ha segnato un incremento del 58% su base annua, contro il 17% dello spesso periodo del 2020. 

In Italia l’aumento è addirittura del 78%, contro il 26% dello scorso anno. Dati che posizionano il nostro Paese al primo posto in Europa per incremento del commercio digitale e al quarto nel mondo, dopo Canada, Olanda e Regno Unito. 

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